La chiesa di Paganico si caratterizza per una semplice facciata, col portale sormontato da un arco a tutto sesto; nella parte superiore si apre un piccolo rosone.
All’interno della chiesa conducono due ingressi: il portale centrale collocato nella facciata ed una porta laterale di dimensioni ridotte. La navata della chiesa è coperta da un tetto a telaio aperto, mentre la cappella del coro termina con una volta a croce. Nelle pareti laterali, si aprono tre snelle finestre ad arco a tutto sesto. Nella parte sinistra della navata, sono ancora visibili tracce di un antico portale laterale di notevoli dimensioni del quale oggi è rimasto intatto solo il timpano. Ancora su questo lato, e al di sopra della sacrestia, si innalza il campanile, che si presenta tozzo. L’aspetto attuale del campanile non corrisponde più al disegno originario, a causa degli interventi del restauro del 1961.
Nel complesso, l’edificio della chiesa di San Michele di Paganico si presenta un poco sproporzionato per la notevole lunghezza in rapporto alla larghezza.
Questa chiesa, semplice, corrisponde al tipo di chiesa tardo-romanica ad una navata, con tetto aperto a travi e con un‘unica cappella.
Le opere all’interno della chiesa.
All’interno della chiesa, nell’abside, è conservato un ciclo di affreschi trecenteschi, fra i più importanti dell’epoca realizzati in provincia di Grosseto, attribuiti al pittore di scuola senese Biagio di Goro Ghezzi.
L’intero ciclo copre tutte le pareti e la volta del coro e raffigura le storie di San Michele Arcangelo tratte dai vangeli apocrifi.
Un’altra opera d’arte di rilievo è una tavola rinascimentale, raffigurante la Madonna in trono e santi, realizzata nel 1476 da Guidoccio Cozzarelli.
La Madonna col bambino in trono e i santi Giovanni Battista, Michele, Gregorio Magno e Sebastiano fu realizzata tra il 1470 e il 1480 da Andrea di Niccolò.
Nella chiesa è custodito anche un Crocifisso quattrocentesco, forse opera di un artista nordico che, secondo la tradizione, in passato fu spesso al centro di contese tra gli abitanti di Civitella Marittima e quelli di Paganico.
Di pregevole fattura è anche un grande ciborio eucaristico a forma di tempio architettonico in legno intagliato e dorato con gli specchi interni dipinti dal Riccio (1538-40 ca).
Storia della chiesa – Gli Umiliati a Paganico
Nel 1293 i senesi mandano rappresentanti dell’ordine degli Umiliati in veste di amministratori della città di Paganico. Nell’ottobre di quell’anno, lo stesso governo rilascia ai religiosi dei terreni e la concessione di un contributo per l’edificazione di una chiesa, quale luogo di pubblico culto. Gli Umiliati godono di molta stima presso il governo senese, tanto che alcuni membri dell’ordine ricoprono la carica di Camerlengo nel comune cittadino. Una loro caratteristica è quella di reinvestire le ricchezze acquisite soprattutto in opere di bonifica delle aree sottosviluppate in cui si insediano: comprano terreni da coltivare assieme agli abitanti residenti, a vantaggio delle popolazioni bisognose, come impone loro la regola dell’ordine.
L’attitudine economica e le esperienze organizzative, unitamente ai loro principi religiosi, si sposano bene con i propositi dei governi senesi per Paganico: organizzazione di una città-fortezza e sviluppo di un territorio in gran parte inesplorato. Per questo si propone agli Umiliati di estendere anche a Paganico la rete conventuale dell’ordine. Il 25 settembre 1296 viene inviato a Paganico un certo Mannuccio, pizzicaiolo, per individuare un idoneo luogo da destinare alla costruzione della chiesa. Il 10 febbraio dell’anno successivo, alla presenza del vescovo di Siena Rainaldo Malavolti, delle autorità senesi, degli Umiliati e di altri ecclesiastici, si procede alla posa della prima pietra. Nella stessa occasione il vescovo consacra il cimitero.
Costruzione della chiesa e successivi interventi
L’edificio religioso fu costruito in un lungo periodo di tempo a cavallo tra la fine del ‘200 e la metà del ‘300 ed era inizialmente adibito a funzioni conventuali: i lavori ebbero inizio nel 1296 e terminarono soltanto nel 1345.
Nella seconda metà del ‘500 venne dismesso il convento e la chiesa divenne la pieve di riferimento della zona. In epoche più recenti l’edificio religioso è diventato propositura, svolgendo ancora oggi la funzione di chiesa parrocchiale di Paganico.
In epoca barocca venne trasformata gran parte dalla navata interna, mentre una serie di interventi di ristrutturazione avvenne nel corso del ‘700 quando fu aggiunto il campanile nella parte laterale posteriore sinistra rispetto alla chiesa.
The church of Paganico is characterized by a simple facade, with a portal surmounted by a round arch; at the top there is a small rose window.
Inside the church there are two entrances: the central portal placed in the faade and a small side door.
The nave of the church is covered by an open frame roof, while the choir chapel ends with a cross vault.
In the side walls, there are three slender, round-arched windows. On the left side of the nave, traces of an ancient side portal of considerable dimensions are still visible, of which today only the tympanum remains intact. Still on this side, and above the sacristy, stands the bell tower, which is squat.
The current appearance of the bell tower no longer corresponds to the original design, due to the restoration works of 1961.
Overall, the building of the church of San Michele di Paganico is a little disproportionate for its considerable length in relation to the width.
This simple church corresponds to the type of late-Romanesque church with a nave, with an open roof with beams and a single chapel.
The works inside.
Inside the church, in the apse, is a cycle of fourteenth-century frescoes, among the most important ones of the period made in the province of Grosseto, attributed to the Senese school painter Biagio di Goro Ghezzi.
The entire cycle covers all the walls and the vault of the choir and depicts the stories of St. Michael the Archangel taken from the apocryphal gospels.
Another important work of art is a Renaissance table, depicting the Madonna enthroned and saints, made in 1476 by Guidoccio Cozzarelli.
The Madonna with the child on the throne and the saints Giovanni Battista, Michele, Gregorio Magno and Sebastiano was built between 1470 and 1480 by Andrea di Niccolò.
The church also houses a fifteenth-century Crucifix, perhaps the work of a Nordic artist, who according to tradition in the past was often at the center of disputes between the inhabitants of Civitella Marittima and those of Paganico.
Of fine workmanship is also a large Eucharistic ciborium in the form of an architectural temple in carved and gilded wood with internal mirrors painted by Riccio (1538-40 ca).
History of the church – The Umiliati in Paganico
In 1293 the Senese sent representatives of the order of the Humiliati as administrators of the city of Paganico. In October of that year, the same government issued lands to the religious and the granting of a contribution for the construction of a church, as a place of public cult. The Umiliati enjoy much esteem with the Sienese government, so that some members of the order hold the office of Camerlengo in the city municipality. One of their characteristics is to reinvest the wealth acquired above all in reclamation works in the underdeveloped areas in which they settle: they buy land to be cultivated together with the resident inhabitants, to the benefit of the needy populations, as the rule of order imposes them.
The economic attitude and organizational experiences, together with their religious principles, go well with the intentions of the Sienese governments for Paganico: organization of a city-fortress and development of a largely unexplored territory. For this reason it is proposed to the Umiliati to also extend the conventual network of the order to Paganico. On 25 September 1296 a certain Mannuccio, pizzicaiolo, was sent to Paganico to identify a suitable place to be used for the construction of the church. On 10 February of the following year, in the presence of the bishop of Siena, Rainaldo Malavolti, of the Sienese authorities, of the Umiliati and other ecclesiastics, the first stone was laid. On the same occasion the bishop consecrates the cemetery.
Construction of the church and subsequent interventions
The religious building was built over a long period of time between the end of the 13th and the middle of the 13th century and was initially used as a convent. The works began in 1296 and ended only in 1345.
In the second half of the 16th century the convent was decommissioned and the church became the parish church of the area. In more recent times the religious building has become a propositure, still performing the function of the parish church of Paganico.
During the Baroque period, much of it was transformed from the internal aisle, while a series of renovations took place during the eighteenth century when the bell tower was added to the lateral left side of the church.